Quando sono i dipendenti a mettere a rischio i dati

I risultati di uno studio McAfee su 600 impiegati in aziende europee condotto da ICM Research.

Quando sono i dipendenti a mettere a rischio i dati

I risultati di uno studio McAfee su 600 impiegati in aziende europee condotto da ICM Research.

I risultati di una ricerca europea su 600 lavoratori: sempre più gli impiegati che si appropriano di documenti confidenziali. E diverse aziende non hanno ancora definito una policy per il trattamento di informazioni sensibili.

McAfee ha reso noti i risultati di una ricerca commissionata a Icm Research e condotta su 600 impiegati europei riguardo la perdita dei dati.

Lo studio rivela che gli impiegati portano al di fuori dell'azienda una crescente quantità di dati confidenziali, utilizzando metodi che spesso svicolano il controllo del dipartimento IT. Lo studio indica poi che più di un terzo delle aziende europee (37%) non ha stabilito delle policy per il trattamento dei documenti sensibili, e che laddove tali policy siano già state introdotte, quasi un quarto (24%) dei dipendenti non ne è minimamente a conoscenza.

Tuttavia, sembra che non si stiano prendendo sufficienti precauzioni per difendersi dalla minaccia proveniente dall'interno dal momento che in media un impiegato europeo settimanalmente si appropria di 11 documenti riservati portandoli fuori dal proprio ufficio. Gli impiegati olandesi risultanoi più indisciplinati, mentre gli inglesi apparentemente sono i più coscienziosi sulla riservatezza..

I titolari delle aziende dovrebbero prestare attenzione al fatto che circa un terzo (31%) degli intervistati inviano informazioni finanziarie sull'azienda ad altri al di fuori della società come parte della loro attività quotidiana, mentre il 20% inoltra anche contratti legali.

La privacy dei dipendenti è facilmente violabile dal momento che un quinto (19%) condivide le proprie informazioni con contatti esterni e, anche se il 92% ammette che il trattamento oculato dei documenti confidenziali è cruciale per mantenere le relazioni con i clienti, il 39% puntualmente inoltra dati e informazioni sui clienti ad altri al di fuori dell'azienda.

L'e-mail aziendale rimane il metodo più comune per spedire informazioni, con l'86% che ammette di inoltrare regolarmente documenti via e-mail. Tuttavia, molti dipendenti utilizzano anche metodi su cui il dipartimento IT ha un controllo minimo o pressoché nullo. Un quarto ha ammesso di utilizzare servizi e-mail basati su web come Yahoo o Hotmail, mentre una quota significativa (83%) stampa le schede relative ai clienti e le porta fuori dall'ufficio.

I documenti riservati vengono portati al di fuori delle aziende anche utilizzando dispositivi di archiviazione portatili. Le memory-stick Usb risultano il dispositivo portatile maggiormente utilizzato con oltre un quarto di impiegati (26%) che lo usa regolarmente per sottrarre le informazioni. 

Anche la tradizionale copia cartacea ha un ruolo come causa principale di vulnerabilità dei dati aziendali. I dipartimenti IT raramente sono in grado di monitorare e limitare ciò che viene stampato o dove queste informazioni vadano. 

Infine, oltre la metà (52%) degli intervistati ha confessato che al momento di lasciare una società si porterebbe via anche documenti e informazioni. I dipendenti francesi e italiani sono i più propensi a sottrarre le informazioni e portarle al di fuori dell'edificio mentre gli impiegati inglesi sono i più affidabili, con un 70% che nega fermamente che sottrarrebbe anche un solo dato.

 

Fonte: 01net.