Garante: 140 cyberattacchi al giorno. Denunce di Data Breach a +500%

La protezione dei dati al centro delle politiche pubbliche

Garante: 140 cyberattacchi al giorno. Denunce di Data Breach a +500%

La protezione dei dati al centro delle politiche pubbliche

Nella relazione annuale al Parlamento, Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, ha fornito i numeri che illustrano lo stato degli attacchi cibernetici avvenuti in Italia nel corso del 2017. Il quadro esposto evidenzia in particolare il raggiungimento della soglia di 140 attacchi informatici giornalieri avvenuta nel corso di maggio 2017. Mese che coincide con la campagna ransomware WannaCry.

Inoltre, il Garante ha voluto indicare le possibili prospettive per il 2018, mostrando i numeri riferiti alla prima parte del 2018. In particolare, dall’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo GDPR le comunicazioni di Data Breach al Garante sono aumentate del 500%, coinvolgendo, se si considerano le violazioni di dati personali a partire da marzo, oltre 330 mila persone.

Come ricordato da Soro, l’impennata di comunicazioni al Garante sui Data Breach è avvenuta proprio in concomitanza con l’entrata in vigore del regolamento, disciplina che definisce “fortemente innovativa; la prima, anche sul piano internazionale, che tenta di inscrivere in un sistema di regole democratiche la rivoluzione digitale”.

Il regolamento europeo sulla privacy, afferma Soro, “è una scelta densa di conseguenze politiche che proietta l’Unione su una linea di avanguardia rispetto al governo della società digitale.” Per tale motivo, secondo il Garante diventa indispensabile fare della protezione dei dati una priorità delle politiche pubbliche.

Durante la presentazione della relazione annuale è stato fatto anche un richiamo alla gestione delle grandi banche dati pubbliche. L’incidente di fine 2017 allo spesometro, sistema in cui sono custoditi i dati fiscali di milioni di contribuenti, è stata l’occasione per segnalare al Governo i rischi che corre la privacy se non adeguatamente protetta.